Le origini dell’ateneo napoletano, uno dei più antichi d’Italia, risalgono allo studio istituito da Federico II di Svevia nel 1224. Sotto il regno di Ferdinando IV l’Università fu insediata nel collegio dell’Ordine dei Gesuiti, poi ampliato alla fine dell’Ottocento con la costruzione dell’attuale sede centrale. Il progetto fu redatto dagli ingegneri Guglielmo Melisurgo e Pier Paolo Quaglia tra il 1893 e il 1896. La prima pietra fu inaugurata il 28 ottobre 1896. Nel 1943 l’edificio subì notevoli distruzioni provocate dai tedeschi dopo l’armistizio e dall’occupazione delle truppe alleate. Sulla soglia dell’ingresso principale, un’epigrafe ricorda il marinaio ignoto fucilato lì durante le Quattro Giornate. Negli ultimi anni l’Aula Magna, il Rettorato e l’Aula del Senato Accademico sono stati oggetto di un restyling architettonico ad opera di Nicola Pagliara.